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Durante il processo di idrolisi enzimatica si formano frazioni proteiche di lunghezza variabile (polipeptidi, peptidi, amminoacidi): le dimensioni molecolari possono essere variabili, a seconda dell’intensità di idrolisi, e comprese tra alcune centinaia e diverse migliaia di dalton (Da).

imp-amminoacidi

 

La presenza di queste frazioni con diverso peso molecolare assicura alla matrice GELAMIN® un’azione sia nutrizionale che biostimolante.

In particolare le proprietà biostimolanti degli idrolizzati proteici derivano principalmente dagli amminoacidi: il contenuto di amminoacidi è quindi un importante parametro per la valutazione agronomica degli idrolizzati proteici.

Non basta però solo un’alta presenza di amminoacidi, ma essi devono essere il più possibile presenti nella forma levogira, cioè quella biologicamente attiva.

 

Gli amminoacidi levogiri (L-amminoacidi), al contrario dei destrogiri (D-amminoacidi), riescono ad influenzare le attività fisiologiche della pianta ed in particolare:

  • la fotosintesi clorofilliana, essendo la glicina un costituente della clorofilla;
  • la sintesi proteica, essendo l’acido glutammico, la glutammina, l’acido aspartico e l’asparagina gli amminoacidi di partenza della sintesi proteica;
  • l’assorbimento dei microelementi, poichè l’acido aspartico, l’acido glutammico e la glicina sono in grado di formare dei chelati con elementi nutritivi e con molecole di diversa natura;
  • la lignificazione, essendo la fenilalanina uno dei precursori per la biosintesi della lignina;
  • la resistenza agli stress abiotici poichè la prolina (e l’idrossiplrolina) si accumula nel citoplasma a seguito di stress idrico ed osmotico; l’alanina (ed il y-amminobuttirato) nel caso di stress anaerobico; il glutatione (un composto derivato dall’amminoacido cisteina) nel caso di presenza di metalli pesanti e di stress ossidativo; poliammine derivate dall’arginina nel caso di deficienza di potassio e stress idrici od osmotici;
  • l’attività ormone-simile poichè diversi amminoacidi sono dei precursori metabolici dei fitormoni (ad esempio il triptofano è un precursore dell’acido indolacetico; la metionina dell’etilene; l’arginina delle poliammine);
  • i processi di maturazione dei frutti, essendo l’alanina, l’isoleucina, la leucina e la valina precursori degli aromi; la fenilalanina precursore del colore; l’alanina, l’arginina, la glicina e la prolina precursori del sapore.

Gelamin_effetti

 

Gli amminoacidi presenti nella gelatina GELAMIN® sono principalmete nella forma L (levogira), che è quella riconosciuta dalle piante.
► Gli amminoacidi levogiri mantengono la loro attività biologica poichè l’utilizzo di enzimi specifici e di temperature basse durante il processo di idrolisi enzimatica permettono di diminuire i fenomeni di racemizzazione degli amminoacidi liberi, tipici invece delle idrolisi chimiche o a temperature spinte.

La racemizzazione è un fenomeno naturale che porta alla formazione di amminoacidi destrogiri (nella forma D) e levogiri (nella forma L) partendo da una miscela che contiene solo amminoacidi levogiri.
Gli amminoacidi destrogiri sono praticamente assenti in natura ed è stato dimostrato che possono anche avere effetti negativi o addirittura tossici negli organismi viventi.